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A inizio estate l'addio. Il sipario del leggendario simbolo delle notti leggere milanesi calò per sempre. Con malinconia. Lo storico tempio dell'avanspettacolo, della rivista e dello spogliarello, chiuse. Il teatro Smeraldo, dopo quarantacinque anni, abbassava per sempre il tendone di velluto rosso, congedandosi quasi in sordina dal suo pubblico, dai suoi artisti, da Milano. Era il 1985 quando, con un nodo in gola, il conte Gianfranco Longoni, proprietario del locale, lo annunciò: «Lo facciamo alla chetichella, ma non c'è più niente da fare: il malato è troppo grave e ogni tentativo per cercare di rimetterlo in sesto si è rivelato vano». Michele Focarete ripercorre, con un velo di nostalgia, con immagini e foto d'epoca, la Milano degli anni del dopoguerra, la Milano dei teatri, delle ugole d'oro, dei vari Adriano Celentano e Rita Pavone, ma anche la Milano dei night. Dallo Smeraldo al teatro Alle Maschere si faceva sempre più largo quel pizzico di proibito prima riservato a pochi. Un mondo ricco di fascino e seduzione, bollicine e pupe tramontato con la nascita delle discoteche. Con interventi di Armando Torno e postfazione di Rinaldo Gianola.